La donna che subisce violenza potrebbe essere la nostra vicina di casa o un’amica o una parente. Ma potremmo incontrarla anche sul luogo di lavoro o nella sala d’aspetto del medico o in un locale pubblico.
Il suo sguardo perso, spaventato o angosciato potrebbe dirci che forse ha bisogno di aiuto!

Il nostro sguardo e le nostre parole possono essere determinanti nel fornirle un adeguato supporto, anche solo manifestando solidarietà senza dare consigli o esprimere opinioni personali di fronte alle sue paure e indecisioni.

Se abbiamo del tempo da dedicarle possiamo ascoltare quel che vorrà raccontare in modo spontaneo, ma senza farle domande per conoscere i particolari.

È sufficiente tranquillizzarla e incoraggiarla sulle opportunità per uscire dal suo inferno, indicandole l’esistenza dei centri antiviolenza, luoghi specializzati in cui trovare donne competenti nell’ascoltare e nel fornire le giuste informazioni, l’assistenza adeguata secondo le necessità di ogni singola situazione.

Esistono diverse forme di violenza

Fisica

Comprende qualsiasi atto guidato dall’intenzione di fare del male o terrorizzare la vittima. Sono da ricondurre alla violenza fisica:

  • Lancio di oggetti e colpi con oggetti
  • Spintonamento, scuotimento, strangolamento
  • Schiaffi e morsi, calci e pugni
  • Percosse, soffocamento
  • Uso e minaccia con armi da fuoco e da taglio

Sessuale

Comprende l’imposizione di pratiche e rapporti sessuali indesiderati che, oltre ad arrecare danni fisici, sono lesivi della dignità della persona. Spesso imposti con minacce di varia natura, sono atti umilianti tesi ad annullare la soggettività della persona, provocando profonde ferite psichiche e fisiche.

Psicologica

Comprende tutti quegli atti, anche invisibili e subdoli, che nel tempo ledono la dignità e l’identità della donna lasciando profonde ferite:

  • Attacchi e molestie verbali, derisione e insulti, denigrazione, con l’obiettivo di annullare, sottomettere, agire controllo sulla persona
  • Attacchi ripetuti di gelosia e accuse di infedeltà, limitazione e controllo delle sue frequentazioni, minacce e aggressioni ai figli della donna, ai congiunti o amici, ma anche minacce ripetute di abbandono
  • Danneggiamento o distruzione di cose di proprietà della donna, ma anche maltrattamenti su animali della donna e dei figli
  • Non si tratta di attacchi d’ira occasionali ma di un tormento costante e intenzionale con il fine di annullare la volontà della donna e assoggettarla.

La violenza psicologica si esercita anche allontanando la donna dalle relazioni familiari e sociali creando l’isolamento o impedendo l’accesso alle risorse economiche e alla sua indipendenza.

Economica

È una forma di violenza spesso difficile da registrare come tale, in quanto ancora oggi si considera normale che sia l’uomo a gestire le finanze familiari. Ne sono un esempio questi comportamenti:

  • Negare o limitare l’accesso alle finanze familiare
  • Non condivisione della situazione patrimoniale
  • Impedire o boicottare la donna nel lavorare fuori casa
  • Sfruttamento della donna costringendola al lavoro fuori casa o all’interno di aziende familiari appropriandosi di qualsiasi retribuzione o proventi
  • Intestazione di immobili e altri beni ma obbligando la donna a sottoscrivere contratti di credito o altra documentazione finanziaria.

Tale forma di controllo diretto, impedendo l’indipendenza economica della donna, non rende possibile sottrarsi a un rapporto distruttivo di maltrattamento.

Lo stalking (atti persecutori)

Si tratta di una forma di violenza caratterizzata da un comportamento persecutorio, controllante, agito anche da uno sconosciuto ma prevalentemente da un ex partner nei confronti della donna che si è sottratta alla violenza domestica.
Anche in questo caso la condotta dello stalker ha il fine di far sentire la donna sotto controllo, braccata e non libera, costringendola a vivere in un continuo stato di allerta, e a modificare anche le sue abitudini di vita nel tentativo di sottrarsi a pedinamenti e altre forme di controllo.
Nei casi di stalking la donna presenta danni sul piano psicologico e anche fisico con frequenti attacchi di ansia e di panico.

Se hai bisogno di aiuto…

rivolgiti al Centro antiviolenza del tuo territorio

Per appuntamenti telefonici, telematici o richieste di sostegno ci trovate ai seguenti numeri

RETE ANTIVIOLENZA DI BERGAMO E DALMINE

  • Centro Antiviolenza Associazione Aiuto Donna – Uscire dalla Violenza di Bergamo tel. 035212933
  • Spazio Donna di Associazione Aiuto Donna di Dalmine tel. 035564952

RETE ANTIVIOLENZA NON SEI SOLA DI TREVIGLIO E ROMANO DI LOMBARDIA

  • Centro Antiviolenza Sportello Donna della Coop. Sirio a Treviglio tel. 0363301773
  • Sportello d’ascolto della Coop. Sirio a Romano di Lombardia tel. 0363990354
  • Sportello d’ascolto della Coop. Sirio a Brignano Gera d’Adda tel. 0363301773
  • Sportello d’ascolto della Coop. Sirio a Castel Rozzone tel. 0363301773
  • Sportello d’ascolto della Coop. Sirio a Rivolta d’Adda tel. 0363301773

RETE ANTIVIOLENZA VAL BREMBANA, VALLE IMAGNA E VILLA D’ALMÈ

  • Centro Antiviolenza Penelope della Coop. Sirio a San Pellegrino Terme tel. 3341046230
  • Sportello d’ascolto della Coop. Sirio a Sant’Omobono Terme tel. 035851782 int. 3
  • Sportello d’ascolto della Coop. Sirio a Almenno San Bartolomeo tel. 035851782 int. 3

RETE ANTIVIOLENZA R.I.T.A. DISTRETTO BERGAMO EST

  • Centro Antiviolenza R.I.T.A. di Associazione Aiuto Donna a Seriate tel. 035303266
  • Spazio di Ascolto E.V.A. di Associazione Aiuto Donna a Vigano San Martino tel. 035821563

RETE ANTIVIOLENZA ISOLA BERGAMASCA E BASSA VAL SAN MARTINO

  • Centro Antiviolenza Ascolta chi parla di Associazione Aiuto Donna a Terno d’Isola tel. 03519910067
  • chiama il 112 se hai bisogno di pronto intervento immediato dalle forze dell’Ordine o assistenza sanitaria in emergenza
  • attraverso l’App YOUPOL della Polizia di Stato puoi segnalare anche in anonimato violenze subite da altre donne

è bene sapere che………

  • In ogni ospedale c’è il percorso Rosa un percorso preferenziale per le donne che hanno subito violenza
  • In ogni Commissariato di Polizia e Stazione dei Carabinieri c’è personale specializzato per la ricezione di denunce di violenza di genere, domestica e sessuale, stalking.